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Palazzo d'Accursio, sede del Comune di Bologna |
Settima città italiana per popolazione e quarta tra quelle coinvolte nelle operazioni di voto il 15 e 16 maggio 2011, Bologna presenta una sfida elettorale senza alcun dubbio molto affascinante, soprattutto analizzando i candidati e le liste che si fronteggiano.
Anche se da molte parti emerge la critica al capoluogo emiliano di aver perso la propria vocazione all'avanguardia politica ed alla sperimentazione, è tuttavia ancora possibile trovare diversi elementi di novità che con ogni probabilità costituiranno i semi della politica di domani.
Il primo tema è naturalmente la presenza di un candidato leghista: a fronte di un PdL letteralmente paralizzato, ed incapace di capitalizzare lo scandalo Delbono, la formazione di Umberto Bossi ha saputo proporre un proprio esponente come candidato alla carica di Sindaco, imponendolo di fatto all'intera coalizione berlusconiana.
Il secondo elemento da tenere sott'occhio è la presenza di un candidato civico centrista autorevole ed in grado potenzialmente di calamitare molti consensi: rispetto ad altre città, dove il Terzo Polo si dimostra una forza nettamente minoritaria fino ai limiti dell'ininfluenza in un contesto fortemente bipolare, Bologna sperimenta in queste elezioni una competizione che rischia di essere realmente multipolare.
Il terzo elemento è naturalmente la forza del MoVimento 5 Stelle, la lista civica sponsorizzata dal comico Grillo. A Bologna ed in Emilia Romagna il MoVimento ha saputo costruire il proprio seguito in maniera molto organica e strutturata, riuscendo a calamitare molti consensi fino a diventare una forza determinante per l'esito finale delle consultazioni.
Infine, all'interno del centrosinistra, spicca la
liason tra SEL e l'ala prodiana del Partito Democratico, uniti nel nome di Amelia Frascaroli, una combinazione che potrebbe avere impatti rilevanti nel determinare i futuri assetti della coalizione progressista dell'intero Paese.
Sono nove, in totale, i candidati alla corsa a Palazzo d'Accursio, sostenuti da diciassette liste che si sfideranno a loro volta per la conquista del Consiglio Comunale. Questa consultazione vede quindi una semplificazione del quadro politico rispetto al 2009, quando a sfidarsi erano tredici candidati e ventitré liste.
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Michele Terra (PCL) |
Il primo candidato che compare sulla scheda è Michele Terra, sostenuto dal Partito Comunista dei Lavoratori. Terra si ripresenta di nuovo dopo l'esperienza del 2009 che lo vide totalizzare lo 0,40% delle preferenze. Nato a Bologna, 37 anni, un passato nella Lega Comunista Rivoluzionaria e poi in Democrazia Proletaria, fa parte di Rifondazione Comunista fino al 2006, anno in cui il partito di Bertinotti entra a far parte del Governo Prodi II. In quell'anno, assieme a Marco Ferrando, lascia il partito per fondare il Partito Comunista dei Lavoratori, di cui è membro dell'esecutivo nazionale. Terra ha aperto un
blog - ancora molto incompleto, dal momento che mancano all'appello le informazioni biografiche ed il programma elettorale - appositamente per questo appuntamento, congiuntamente ad una
pagina Facebook.
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Anna Montella
(La Destra) |
Con un salto dall'estrema sinistra all'estrema destra, il secondo candidato sorteggiato è Anna Montella, sostenuta dalla lista La Destra - Storace. La Montella, nata a Bologna nel 1955 e coordinatrice dell'Emilia Romagna del partito di Storace, raccoglie il testimone di Alessandro Mazzanti, candidato con la Fiamma Tricolore nel 2009 ed in grado di raccogliere lo 0,32% dei voti. Non risultano disponibili siti o pagine dedicate alla sua corsa alla carica di Sindaco di Bologna, mentre è disponibile la sua
pagina Facebook.
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Elisabetta Avanzi (FN) |
Il terzo candidato è l'altro esponente di estrema destra, Elisabetta Avanzi, appoggiata da Forza Nuova. 36 anni, ex-AN di area finiana, la Avanzi poggia la propria proposta politica su pochi temi, ma di grande impatto: no al Civis, edilizia sociale, acqua pubblica,
voucher comunali per l'aiuto alle famiglie in difficoltà, e naturalmente il tema della sicurezza. Anche nel 2009 Forza Nuova correva da sola, appoggiando Giulio Tam, e raccolse appena lo 0,20% delle preferenze. Non sembra essere presente un sito di sostegno alla Avanzi, ma Forza Nuova ha aperto una
pagina Facebook dedicata all'appuntamento elettorale.
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Daniele Corticelli |
Daniele Corticelli è il primo candidato ad essere appoggiato da più di una lista; in particolare sono quattro le formazioni che lo sostengono: Bologna Capitale, Agire insieme civicamente, I Popolari di Italia domani ed il Partito Repubblicano Italiano. Corticelli è anche il primo candidato per il quale non è possibile effettuare un vero e proprio confronto con il 2009, in quanto l'insieme delle liste che lo sostengono non è direttamente riconducibile ad alcuna delle formazioni in corsa quell'anno. Nato nel 1973, ingegnere, storicamente di area centrodestra, ha appoggiato Cazzola nel 2009 come capolista del movimento civico in suo sostegno, salvo poi tentare la corsa in solitaria in questo nuovo appuntamento elettorale. Sul suo
sito ha pubblicato, tra le altre informazioni, il suo
programma, incentrato sui temi della mobilità, del
welfare, dell'integrazione e dei confini cittadini. Oltre al sito ufficiale, sono disponibili anche una
pagina Facebook aggiornata con una certa frequenza ed un
canale YouTube.
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Angelo Maria Carcano |
Quinto estratto è stato Angelo Maria Carcano, sostenuto dalla lista civica Nettuno. Nato a Roma nel 1947, residente a Bologna dal 1965, avvocato, è passato agli onori della cronaca principalmente per aver accolto come capolista Cinzia Cracchi, l'ex fidanzata di Delbono che costrinse l'allora sindaco alle dimissioni. Il
sito della Lista Nettuno risulta attualmente non attivo, mentre attive sono la
pagina Facebook personale di Carcano e la relativa
fan page.
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Stefano Aldrovandi |
Stefano Aldovrandi, il civico sostenuto anche dal Terzo Polo, è il candidato numero sei. Per lui una sola lista, Stefano Aldrovandi Sindaco, che racchiude personalità provenienti dalla società civile come dai partiti che hanno deciso di appoggiarlo. Nato a Bologna nel 1948, ingegnere, è stato dal 1999 al 2005 amministratore delegato di Hera, la municipalizzata bolognese che si occupa di gas, energia elettrica e smaltimento rifiuti. Sul
sito ufficiale è disponibile il
programma elettorale, strutturato sui temi del lavoro, dell'ambiente, della solidarietà e della cultura. Assieme al sito ufficiale è anche attiva una
pagina Facebook. Obiettivo di Aldrovandi è naturalmente il sorpasso sul candidato del centrodestra e l'approdo al ballottaggio.
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Massimo Bugani (M5S) |
Massimo Bugani, numero sette, è il candidato del MoVimento 5 Stelle.
Facebook,
Twitter e naturalmente il
blog di Grillo sono la principale cassa di risonanza del giovane candidato del MoVimento, classe '78 e fotografo di professione. Il programma del partito, presentato tra l'altro sulla
fan page di Facebook, è articolato in cinque punti principali: scuola/lavoro, mobilità, partecipazione, economia e salute/rifiuti/energia. A Bugani spetta il difficile compito di replicare lo straordinario successo di Favia alle regionali, quando i grillini ottennero circa l'8% nel comune di Bologna, ma è indubbio che il MoVimento sogni la doppia cifra, un successo senza precedenti che catapulterebbe la formazione nel
gotha della politica cittadina.
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Manes Bernardini
(Lega) |
Penultimo è Manes Bernardini, il candidato ufficiale del centrodestra. Leghista, è sostenuto da PdL - Berlusconi per Bologna e dalla Lega Nord. Originario di Casalecchio di Reno, trentottenne, attualmente membro del Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna in quota Lega Nord, è stato letteralmente imposto dal partito di Bossi alla coalizione, costringendo il PdL a seguirlo o a puntare su un'incerta corsa in solitaria. Sul
sito ufficiale della sua corsa a Sindaco non è presente un programma strutturato, ma un insieme di proposte più o meno mirate che spaziano dalla sicurezza all'ambiente, passando per la tutela della PMI e la digitalizzazione della città. È inoltre attiva una pagina
pagina Facebook dedicata alla candidatura. L'obiettivo più probabile alla portata di Bernardini è il ballottaggio: difficile il sorpasso sul centrosinistra, mentre sono buone le
chance di tenere dietro Aldrovandi - al netto di un boicottaggio da parte del PdL, che non ha mai mostrato di amare particolarmente la candidatura leghista. La coalizione si presenta rimpicciolita rispetto al 2009 quando Cazzola ottenne il 29,10% dei voti: non vi sono liste civiche e nel PdL si deve scontare la separazione di FLI; malgrado ciò ci si aspetta un vero e proprio
exploit della Lega Nord, che dovrebbe compensare l'atteso calo del PdL e mantenere la coalizione su un livello stabile se non anche in lieve ascesa.
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Virginio Merola (PD) |
Sito e
pagina Facebook sono messi a disposizione anche da Virginio Merola, ultimo estratto in termini di composizione della scheda elettorale ma sicuramente il favorito della competizione. Italia dei Valori, Sinistra per Bologna, Con Amelia per Bologna con Vendola, PD Merola Sindaco e Socialisti Laici Riformisti saranno le liste in sostegno al candidato del centrosinistra a Palazzo d'Accursio, una coalizione molto simile a quella che nel 2009 sostenne Delbono e che arrivò al 49,40%. Bologna città metropolitana, cultura, ecologia,
welfare, innovazione e diritti sono i cardini del
programma di Merola. Il candidato del centrosinistra non nasconde le speranze di una vittoria al primo turno, ma di certo lo scenario risulta molto complesso - anche a causa di alcune sue recenti
gaffe - e l'obiettivo difficilmente sarà raggiunto. Sicuramente certa invece la presenza di Merola all'eventuale ballottaggio, ma in quel caso sarà l'avversario a determinare le reali
chance del candidato del centrosinistra: se fosse Bernardini Merola potrebbe contare sull'appoggio del centro moderato; in caso contrario il centrosinistra si ritroverebbe tutti contro e la partita sarebbe decisamente più ardua.